È tutta una sola luce…

Una sera di parecchi anni fa, andai in auto a Malpensa per ricevere ed accompagnare a Treviso una dirigente della televisione di stato cecoslovacca che avrebbe partecipato ad un evento che stavamo organizzando. Durante il viaggio di ritorno naturalmente percorremmo l’ A-4 sfiorando le città di Bergamo, Brescia, Verona, Vicenza, Padova e Mestre con le loro aree industriali e commerciali che sfilavano ai lati dell’autostrada. All’arrivo a Treviso ci manifestò tutta la sua meraviglia: “Abbiamo viaggiato per ore, è tutta una sola luce da Milano a qui!”
L’idea di fotografare questo pensiero mi ha portato nei giorni scorsi al rifugio Vittorio Veneto sul monte Pizzoc. Il progetto ardito era di riuscire a vedere la bellezza della via lattea riflettere la luce della nostra pianura. Fortunatamente il cielo non è nuvoloso ma purtroppo l’umidità dell’atmosfera impedisce la vista della galassia. Non so se mai sarà possibile ottenere la foto che immagino, ma farò altri tentativi in futuro. Per il momento il risultato migliore è questo.

ISS – International Space Station

La Stazione Spaziale Internazionale orbita sopra le nostre teste oltre l’atmosfera alla quota di circa 300 chilometri, viaggiando a 7.66 km al secondo ovvero a 27. 576 km all’ora. Percorre un’orbita completa in poco più di un’ora e mezza. Non dispone di luci esterne potenti e per vederla è necessario che passi sopra di noi poco dopo il tramonto o poco prima dell’alba in modo da riflettere la luce del sole. Dal monte Pizzoc, sopra Vittorio Veneto, ho atteso il suo passaggio. La scia bianca che si vede in cielo è il riflesso del sole che l’astronave in corsa ha impresso sul sensore della fotocamera. È spezzata in quattro segmenti perché la foto è in realtà la somma di quattro scatti della durata di 30 secondi ciascuno. La pianura illuminata in basso, il pianeta Giove nel cielo stellato e la stazione spaziale in transito sono i protagonisti di questa immagine.


T
he International Space Station orbits over our heads beyond the atmosphere at an altitude of about 300 kilometers, traveling at 7.66 km per second or 27. 576 km per hour. Go through a complete orbit in just over an hour and a half. It does not have powerful external lights and to be able to see it, the Station has to fly over us shortly after sunset or just before dawn to reflect the sunlight, still or already visible from that height. From Mount Pizzoc, above Vittorio Veneto, Italy, I awaited its passage. The white trail you see in the sky is the trace of the reflected sun that the spaceship in its stroke has impressed on the camera sensor. It is broken into four segments because the photo is actually the sum of four shots lasting 30 seconds each. The sparkling plain at the bottom, the planet Jupiter in the starry sky and the space station in transit are the main actors of this shining spectacle.

Passage of the International Space Station over the skies of Veneto

Era lì, che aspettava solamente il mio arrivo per mettersi in posa.

Questa creatura è un sirfide, è un parente della mosca ma si finge un’ape per sembrare più pericoloso. E’ stupefacente la sua capacità di stazionare in volo per poi schizzare via improvvisamente. Per fortuna questo soggetto si è mostrato abbastanza collaborativo e si è lasciato avvicinare, a dire il vero si è posato proprio sul fiore che stavo inquadrando. Detto così sembra facile… vi risparmio tutti gli scatti sfocati o mossi. In ogni caso una foto come questa, mi ripaga per tutti i tentativi non riusciti. 

Camera Canon EOS M50 – ISO 100 – 1/200 sec. –  f/5 – Ottica Canon EF-M28mm f/3.5 MACRO

Spesso la meraviglia è nascosta in bell’evidenza.

Un obiettivo macro, un terrazzo, molta pazienza e centinaia di scatti.
Al termine di questo “safari fotografico” ho selezionato quattro immagini: una piccola formica che si sporge dal bordo di un vaso da fiori, un ragnetto che tenta invano di colpire un porcellino di terra ben corazzato, una mosca in cerca di qualcosa e un altro piccolo ragno saltatore dagli occhi color smeraldo.